Devo essere sincero, un altro grande risultato della gestione del segretario Renzi: il partito finalmente è tornato a fare il partito, questa mattina, quando è stato deciso di avvicendare (non epurare, non espellere) Corradino Mineo e Vannino Chiti dalla commissione affari costituzionali del Senato.
Il motivo? Abbastanza semplice, non davano più abbastanza garanzie di rappresentanza per il partito stesso, insistendo col voler presentare emendamenti in sostanziale dissenso dalla proposta di maggioranza. Perché ricordiamolo, a differenza che nell’aula, dove di fatto il parlamentare conta essenzialmente per sé stesso, nelle commissioni parlamentari (ma il discorso è ovviamente equivalente per tutti i livelli assembleari), si è tenuti a rappresentare il partito. E se il partito a larghissima maggioranza approva una linea di indirizzo quella va sostenuta, non esistono vie di mezzo.
Per questa ragione, cercando di analizzare la questione al lordo del risultato del voto, si è fatto più che bene ad avvicendarli, e quei 12 senatori che per protesta si sono “autosospesi” dal gruppo non solo dimostrano di non aver capito minimamente il significato del voto del 25 maggio, ma nemmeno come davvero funziona un partito.
Post scriptum:
È centralismo democratico? Certo. Ed è normale che lo sia. Tutti i partiti democratici lo utilizzano al loro interno per fare in modo che le decisioni che si prendono vengano portate a compimento. L’unica differenza con i partiti leninisti è data dalla possibilità sacrosanta di esprimere il proprio dissenso pubblicamente anche prima della fine della discussione, ma la sostanza è poi sempre quella: si discute, ci si confronta, si vota, e quello che si vota diventa l’orientamento che tutto il partito deve sostenere.
Post post scriptum:
Non ci faremo certo tenere in scacco da uno che al Senato ci va quando vuole, che quando l’anno scorso il Governo Letta era in difficoltà ha ben pensato di passare una settimana in Grecia, e soprattutto non ha mai versato le quote di stipendio pattuite al partito. E per altro è in parlamento senza neanche le primarie. Bah.
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